Addio Vittorio Mero

23 Gennaio 2002, Parma e Brescia stanno per entrare in campo al Tardini per una partita di Coppa Italia. I giocatori sembrano sereni ma concentrati e fanno il loro ingresso in campo. Ma intorno c’è una strana atmosfera. I tifosi del Brescia cominciano ad urlare “Vergognatevi”. i giocatori non capiscono e si schierano in campo. I più vicini alla curva bresciana vengono chiamati a gran voce dai tifosi per andare a parlare. Si avvicina Antonio Filippini che torna verso il centro del campo sconvolto. Nel frattempo l’arbitro Cesari si avvicina al quarto uomo che sta parlando con alcuni componenti della panchina del Brescia. Ne nasce un capannello a cui si avvicina Roberto Baggio. Il tempo di arrivare vicino e le telecamere possono leggere il suo labiale “Mero?”. Poi il Codino si toglie i guanti, li butta per terra e va via. Seguito dagli altri compagni a cui Antonio Filippini aveva detto il messaggio dei tifosi: il loro compagno di squadra Vittorio Mero era morto nel pomeriggio in un incidente stradale.
La partita con il Parma non si giocherà e verrà rinviata di una settimana. Non fu possibile invece rinviare la partita di campionato del 27 Gennaio a Lecce. Dopo il minuto di raccoglimento, asciugate le ultime lacrime, il Brescia riuscì a trasformare il dolore in rabbia agonistica vincendo la gara per 3-1. Dopo la doppietta di Luca Toni al 90esimo fu un gol di Emanuele Filippini a chiudere la partita. Era il compagno di stanza di Vittorio Mero e il suo gol non poteva che essere dedicato al compagno scomparso. Non segnava da un anno e mezzo e non è riuscito a trattenere le lacrime: “Vittorio era il mio compagno di stanza ad ogni ritiro – ha ricordato a fine gara Filippini -, non potrò mai dimenticarlo. E’ stato lui, da lassù, a farmi segnare”.