Intervista: Giorgia Rieto

1- La sua squadra del cuore?
Ovviamente la Reggina. Sono nata e cresciuta a Reggio Calabria ed è stata proprio la Reggina a lanciarmi nel mondo del giornalismo. Già da piccolissima frequentavo lo stadio e in un modo o nell’altro i nostri destini sono tornati ad incrociarsi. In futuro mi auguro proprio di entrare a ricoprire un ruolo in società, sarebbe uno dei miei sogni più grandi.

2- Quali sono le sue passioni?
Oltre il calcio e la scrittura adoro posare per dei servizi fotografici. Lo faccio per divertimento e davanti la macchina fotografica sono me stessa. Purtroppo non ho molto tempo per dedicarmi anche a questo, ma appena posso sono la prima a lanciarmi davanti al flash.

3- Frequenta spesso lo stadio?
Si. Ho girato tantissimi stadi da quando ho intrapreso questa carriera. Sia per amore che per lavoro ho avuto modo di frequentarli da Nord al Sud. Io dico sempre che lo stadio è dove ti senti a casa. E per adesso solo il “Granillo” riesce a farmi provare certe emozioni.

4- Come nasce la sua passione per il calcio?
Nasce da piccolissima. Ogni domenica era un rituale guardare la Reggina dopo pranzo. Tutte le mie amiche non riuscivano a capacitarsi di come io potessi essere appassionata ad uno sport maschile… eppure non saltava nemmeno una domenica allo stadio o davanti alla TV. Credo proprio che il calcio è stato scritto nel mio destino fin da piccola.

5- Progetti futuri?
Vorrei arrivare alla conduzione in un programma magari per una televisione nazionale. È difficile ma non impossibile. Un passo dopo l’altro sto modellando la mia carriera e fino ad ora sono contenta di aver fatto tutto senza l’aiuto di nessuno.

6- Single?
Si. Anche il mio lavoro influisce molto con la mia vita privata. Non tutti i ragazzi accettano una ragazza che lavora in un ambito prevalentemente maschile. Iniziano le gelosie ed è una cosa che io non accetto. Per me non c’è niente di meglio che essere indipendente.

7- Come si trova nella sua nuova esperienza in Tv?
Mi trovo molto bene. Non mi sarei mai aspettata un’accoglienza simile a Cosenza. L’ambiente è molto caldo e si vive di calcio. Certo, io essendo di Reggio non sarò magari nelle grazie di tutti i tifosi cosentini, ma il mio lavoro porta anche a qualche invidia e malcontento. È normale.

8- Suo giocatore preferito calcisticamente parlando e fisicamente?
Bella domanda! Calcisticamente sono tanti quelli che mi piacciono. Io sono cresciuta con il mito di Javier Zanetti quindi è difficile trovare qualcuno che gli si avvicina. Però un nome su tutti potrebbe essere sicuramente quello di Bale.
Fisicamente non mi attirano molto i calciatori tutti muscoli e niente cervello. Non sono una ragazza che si basa solo sull’aspetto fisico, per me un ragazzo deve conquistarmi essendo semplicemente se stesso e non un personaggio. Quando vedo ragazzini che già a 18 anni si atteggiano…un po’ rido.

9- Si definisca in 3 aggettivi
Testarda. Stacanovista. Vera.

10- Come si vede tra 5 anni?
Cinque anni fa non mi sarei mai aspettata di vedermi dove sono adesso. Non mi piace fare progetti ma allo stesso tempo so quello che voglio. Mi immagino alla conduzione di un programma sportivo…incrociamo le dita.

11- Quanto ci vorrà per vedere di nuova una squadra calabrese in Serie A? Le aspetti e sono tante?
La Calabria sta passando una situazione dura in questi anni. In ogni ambito, da quello economico a quello sportivo. La Serie A attualmente va a ricoprire spese enormi che attualmente in Calabria nessuno potrebbe gestire. Mi auguro che la situazione possa cambiare tra qualche anno…